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Ateo? Non più

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Messaggio  Admin Gio Gen 20, 2011 1:58 pm

Risale a pochi anni orsono la notizia dell'abbandono dell'ateismo da parte dell'ateo "più famoso del mondo". Per il celebre filosofo della scienza inglese Antony Flew l'origine della vita e l'esistenza dell'uomo sulla terra non si spiegano solo con la biologia. Ci vuole di più:



Era conosciuto come l'ateo più famoso del mondo, autore di un'opera monumentale, intitolata "God and Philosophy" (Dio e la filosofia - 1966) sulla quale si sono formati i cultori dell'ateismo delle ultime generazioni.

Ma lo scorso anno ha pubblicato "There is a God" ("C'è un Dio") e con questo ha definitivamente abiurato il suo passato di ateo convinto. Che cosa gli ha fatto cambiare idea? Semplicemente un uso più intelligente della ragione umana.

Infatti, è davvero cosa di buon senso pensare che "ci deve essere stata un'intelligenza dietro la complessità integrata dell'universo fisico" (Avvenire del 6/12/2007) e la constatazione che "l'origine della vita e la riproduzione non possono essere semplicemente spiegate da un punto di vista biologico" (ibidem).

Non solo. Allo studioso "Pare sempre meno plausibile che un brodo chimico abbia potuto generare in maniera magica il codice genetico".

Come si vede, qui siamo all'applicazione della logica più elementare e dunque più ferrea. E allora? E allora bisogna onedstamente ammettere l'esistenza di un Creatore: "E' stata la stessa evidenza che mi ha condotto a questa conclusione", ha dichiarato Flew (ibidem). Che sta ora "studiando" il Cristianesimo". Speriamo che vi approdi, aggiungiamo noi.
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Ateo? Non più Empty Enna, presentato il libro dell’ex paladino ateo Antony Flew

Messaggio  gabriele Dom Set 25, 2011 6:37 pm

«Dio esiste», un titolo come tanti altri. E’ il sottotitolo però ad attirare l’attenzione: «Come l’ateo più famoso del mondo ha cambiato idea» (Alfa & Omega 2010). Il non credente in questione è Anthony Flew (di cui abbiamo avuto modo di parlare in Ultimissima 26/4/10 e Ultimissima 2/9/10), filosofo ed epistemologo inglese diventano famoso per aver promosso per anni l’ateismo filosofico e scientifico, spianando la strada ai vari Richard Dawkins e Daniel Dennet. Racconta nel libro: «Sfidavo i religiosi a spiegare come dovessero essere comprese le loro assunzioni», comprendendo che «le tesi cosmologiche e morali a favore dell’esistenza di Dio non fossero valide. […] Sostenevo che una discussione sull’esistenza di Dio dovesse iniziare col supporre l’ateismo e che l’onore della prova dovesse spettare ai teisti». Nel 2004 però ha sconvolto il mondo accademico, annunciato pubblicamente, durante un convegno a New York, la rinuncia all’ateismo per accostarsi a posizioni filosofiche vicine al Deismo e motivando la decisione con la complessità della realtà biologica: «Perché credo così, pur avendo esposto e difeso l’ateismo per più di mezzo secolo? È per il quadro del mondo che è emerso dalla scienza moderna, in particolare credo che il materiale del Dna abbia dimostrato, con la complessità quasi incredibile delle disposizioni di cui si necessita per generare la vita, che l’Intelligenza debba essere stata così coinvolta nel far sì che questi elementi diversi operassero insieme», disse. Flew citò anche Charles Darwin, padre della teoria dell’evoluzione, di cui riprese questo passaggio: «La ragione mi parla dell’impossibilità quasi di concepire l’universo e l’uomo come il risultato di un mero caso o di una cieca necessità. Questo pensiero mi costringe a ricorrere a una Causa Prima dotata di un’intelligenza». Subito venne accusato dal connazionale Richard Dawkins, nel saggio “The God Delusion”, di essere improvvisamente diventato affetto da demenza senile. Il filosofo ha deciso così di rispondere attravrso un libro nel quale ha descritto i passi della sua evoluzione dall’ateismo proclamato al teismo convinto. Il suo pensiero, dicono gli esperti, collima perfettamente con quello del genetista Francis Collins, colui che ha completato la mappatura del genoma umano e autore de bestseller “Il linguaggio di Dio” (Sperling & Kupfer 2007). Disse di non potere più negare che «una intelligenza infinita ha creato l’universo le cui leggi manifestano ciò che alcuni scienziati hanno chiamato la “Mente di Dio”». In molti parlarono di una vicinanza al cristianesimo, ma lui rispose con questa dichiarazione: «Alcuni sostengono di aver stabilito un contatto con questa Mente. Io no. Ma chi lo sa cosa potrebbe accadere in seguito? Certamente la figura carismatica di Gesù è così speciale che è sensato prendere in seria considerazione l’annuncio che lo riguarda. Se Dio si è davvero rivelato è plausibile che lo abbia fatto con quel volto». Il libro è stato presentato, su iniziativa della comunità Evangelica, venerdì 25 febbraio 2011.

tratto da: uccronline

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Ateo? Non più Empty Antony Flew: dall’ateismo granitico all’adesione scientifica a Dio

Messaggio  gabriele Dom Set 25, 2011 6:40 pm

E’ di oggi la notizia che il celebre fisico Stephen Hawkins ha cambiato idea e ha dichiarato che per spiegare l’origine dell’Universo non è necessario pensare a Dio. Attendiamo di leggere le sue spiegazione che riabilitano così la vecchia e screditata generazione spontanea. Ma c’è chi cambia idea anche in senso opposto: «Credo che l’universo sia stato creato da un’Intelligenza infinita e che le sue intricate leggi manifestino ciò che gli scienziati hanno chiamato la Mente di Dio. Ritengo che la vita e la riproduzione abbiano origine da una Fonte divina». Sembrerebbe la solita affermazione teistica di un onesto pensatore in ricerca religiosa il quale, osservando il cosmo, ne deduce la provenienza da un Dio creatore. Ma se tale frase è uscita dalla penna di quello che per decenni è stato uno degli atei più celebri del pianeta, beh, allora, la faccenda si fa interessante. Avvenire racconta che è lo stesso Antony Flew, filosofo inglese nato nel 1923 e morto lo scorso 8 aprile, docente in diverse università (Oxford, Aberdeen, Toronto), ad aver messo tutto nero su bianco nel suo ultimo libro, finalmente arrivato anche in Italia: “Dio esiste. Come l’ateo più famoso del mondo ha cambiato idea” (Alfa e Omega 2010).

Dalla negazione granitica di Dio all’adesione “scientifica” ad un Essere superiore. Nel 2007, quando è stata pubblicata la versione originale, aveva suscitato un vespaio di polemiche, compresa la reprimenda del solito zoologo ateo Richard Dawkins, che aveva attribuito a una decadenza senile la conversione di Flew, suo maestro di un tempo. Ovviamente la reazione infantile di Dawkins è errata: Flew stesso ha previsto nell’introduzione questo genere di critiche e dimostra nello svolgimento del pensiero una chiara lucidità di giudizio e un ribaltamento completo e ragionato delle affermazioni fino a quel punto promosse.

Militanza atea. Il super ateo ed ex marxista di Oxford fece la sua prima e pubblica professione di ateismo davanti ad un gigante del pensiero cristiano novecentesco, lo scrittore (e apologeta convertito) Clive S. Lewis, il narratore delle celebri “Cronache di Narnia”. Espose il suo pensiero in 35 opere sulla sua mancanza di religiosità, interpretando il pensiero di Wittgenstein in chiave anti-religiosa: «Sfidavo i religiosi a spiegare come dovessero essere comprese le loro assunzioni», ovvero ad affermare la «logica» del dichiarare vera l’esistenza di Dio. Produsse poi altre due opere fondamentali, “God and Philosophy” e “The Presumption of Atheism”, nel quale, rifacendosi a David Hume, sosteneva che «le tesi cosmologiche e morali a favore dell’esistenza di Dio non fossero valide. […] Sostenevo che una discussione sull’esistenza di Dio dovesse iniziare col supporre l’ateismo e che l’onore della prova dovesse spettare ai teisti».
La conversione. Ma nel 2004 si accorse di aver sbagliato tutto. Ad aiutarlo lo sviluppo scientifico. Per l’occasione scelse una platea importante, un convegno a New York: «Annunciai che accettavo l’esistenza di un Dio». E la motivazione era opposta e speculare alla negazione di un tempo: «Perché credo così, pur avendo esposto e difeso l’ateismo per più di mezzo secolo? È per il quadro del mondo che è emerso dalla scienza moderna, in particolare credo che il materiale del Dna abbia dimostrato, con la complessità quasi incredibile delle disposizioni di cui si necessita per generare la vita, che l’Intelligenza debba essere stata così coinvolta nel far sì che questi elementi diversi operassero insieme». Flew riconosce di essere sulla scia di altri che, come lui, hanno trovato nella ricerca scientifica una chiave per dimostrare che affidarsi a Dio non è una pia illusione. L’ex ateo cita, in primis, Charles Darwin, padre della teoria dell’evoluzione, di cui riprende questo passaggio: «La ragione mi parla dell’impossibilità quasi di concepire l’universo e l’uomo come il risultato di un mero caso o di una cieca necessità. Questo pensiero mi costringe a ricorrere a una Causa Prima dotata di un’intelligenza». Tra gli altri, Flew cita John Polkinghorne, pastore anglicano e grande filosofo della scienza di Cambridge, e Francis Collins, colui che ha portato a termine la mappatura del genoma umano e autore del fortunato “Il linguaggio di Dio” (Longanesi).

E’ rischioso quindi per un ateo riflettere troppo profondamente sulla propria posizione, può darsi che alla fine non ne sia più convinto. Flew chiude la sua confessione accennando al cristianesimo: «Alcuni sostengono di aver stabilito un contatto con questa Mente. Io no. Ma chi lo sa cosa potrebbe accadere in seguito? Certamente la figura carismatica di Gesù è così speciale che è sensato prendere in seria considerazione l’annuncio che lo riguarda. Se Dio si è davvero rivelato è plausibile che lo abbia fatto con quel volto». Su Youtube è possibile visionare una presentazione del libro.

tratto da: uccronline

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Ateo? Non più Empty Antony Flew: il paladino dell’ateismo che ha scoperto scientificamente Dio

Messaggio  gabriele Dom Set 25, 2011 6:41 pm

l mondo continua a rendere omaggio alla morte, avvenuta qualche giorno fa, di Antony Flew, lo scienziato ed epistemologo ateo britannico che ha scoperto Dio alla fine della sua vita. Già maestro di Richard Dawkins e paladino dell’ateismo scientifico, ha impiegato la maggior parte della sua vita a negare l’esistenza di Dio. Nel 2004, a soli sei anni prima di morire, ha però drammaticamente e coraggiosamente cambiato idea dopo aver studiato la ricerca genetica e il DNA. Le conclusioni di Flew scatenarono reazioni isteriche nei suoi compagni atei, in particolare in Dawkins e Hitchens, i quali insultarono Flew di demenza a causa della vecchiaia e di confusione. Durante la maggior parte della sua vita accademica era fermamente convinto che si doveva presupporre l’ateismo fino a quando non vi erano prove empiriche del contrario.

Poi, nel suo ultimo decennio attraverso il DNA e il genoma umano ha trovato la prova che Dio esiste ed è il Creatore della vita. “Gli argomenti più impressionanti per l’esistenza di Dio sono quelli supportati dalle recenti scoperte scientifiche”, ha detto. Un bel ricordo è apparso oggi sul sito dell’Arcidiocesi di Sidney. Nel 2007, Antony Flew ha pubblicato un libro (fra poco uscirà anche in Italia), manifesto della sua conversione, intitolandolo inequivocabilmente: “C’è un Dio. Come l’ateo più famoso del mondo ha cambiato idea”. Diversi ateologi lo hanno accusa di essersi convertito a causa di demenza senile dovuta all’età. Nella prefazione di questo libro, Flew stesso smentisce queste accuse e assicura di aver fatto il grande passo per dovere di coerenza con i risultati dei suoi studi scientifici.

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